Evadere dalle grigie città per vivere in mezzo ai boschi

Adattarsi alla società così com’è significa ratificare la nevrosi di cui è portatrice. Da quando sono diventato un individuo ‘senziente’, ovvero all’età di 23 anni, ho constatato che quello che vivevo non facesse poi tanto parte di me e ho iniziato a muovere i primi passi per distaccarmi da tutto ciò che ritenevo superfluo ed estraneo.
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Non ho più tempo per nulla… anzi, aspetta un secondo

Pochi giorni fa ho incontrato una cara amica. Le ho chiesto come stava. Lei ha alzato gli occhi e lo sguardo e ha sospirato: “Sono molto occupata… anzi, occupatissima… non ho tempo per nulla”. Poco dopo chiedo a mio papà, appena andato in pensione: “Come stai?”.
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A Natale regaliamoci e regaliamo del tempo

A Natale giunge il momento dei regali e, come ogni anno, ci arrovelliamo su quale sia quello giusto. A seconda della nostra predisposizione, iniziamo a pensarci mesi prima o ci affanniamo all’ultimo nei negozi di centro città. Fissiamo un budget, ci chiediamo cosa possa essere utile all’interessato, oppure soprassediamo ed acquistiamo qualcosa tanto per “non andare a mani vuote”. [continua]

Abitare felici nella vita di tutti i giorni

Abitare in un edificio significa conoscerne i criteri costruttivi adottati e, di conseguenza, come il complesso residenziale sia inserito nell’ambiente circostante, se ad impatto zero o meno. Altre domande da porsi: gli arredi strutturali interni assieme ai locali di abitazione saranno anch’essi ad impatto zero? Troveremo agenti inquinanti dentro e/o fuori del complesso abitativo? [continua]

Estratti di frutta, che passione!

I vantaggi nel consumare succhi appena spremuti sono molti: ci danno energia immediata; sono freschi, dissetano e aiutano il processo digestivo; ci donano qualità nella nostra nutrizione quotidiana, aumentando l’assunzione di sostanze fitochimiche salutari (beta-carotene e clorofilla, per esempio). [continua]

Biologico e chilometro zero: un binomio vincente

Cos’è meglio? Il biologico o il chilometro zero? Non c’è una risposta a questa domanda, perchè come spesso accade bisogna cercarla nel mezzo… sarebbe bene, infatti, che il cibo che entra nelle nostre case fosse sia l’uno che l’altro! [continua]

Un mare di plastica

Mentre ci apprestiamo ad affrontare un nuovo referendum (fondamentale nella sua assurdità di “disfare” invece di creare nuove e migliori condizioni, osteggiato a tal punto dal governo – che, se ben ricordo, nessuno ha votato – da non accorparlo alle altre elezioni amministrative e quindi costato 300 milioni di euro in più!) vi regalo un nuovo motivo per entrare in depressione.
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